Quando tutti
coi nasi per aria
condividono la stessa magia
e i loro volti s'illuminano
di mille colori
è lì che voglio essere
in mezzo ai loro cuori.
Diario tra le stelle
mercoledì 5 settembre 2012
Corpo
Quando ti guardi e pensi che no,
quella figura non puoi essere tu.
Quando non ti riconosci
e provi pietà
e ti viene da piangere
e, col pianto, commiserazione
che ancor più non puoi sopportare.
E ti esponi al giudizio altrui
e ti lasci andare,
ti arrendi alla vergogna
quasi volessi che qualcosa, finalmente,
si muovesse
e ti spingesse verso un'altra forma
e ti liberasse, una volta per tutte,
dalla tua pesante sofferenza...
Ma non basta, non ti muovi, resti lì
intrappolato in quella figura che non riconosci
e che non riesci a lasciare andare.
quella figura non puoi essere tu.
Quando non ti riconosci
e provi pietà
e ti viene da piangere
e, col pianto, commiserazione
che ancor più non puoi sopportare.
E ti esponi al giudizio altrui
e ti lasci andare,
ti arrendi alla vergogna
quasi volessi che qualcosa, finalmente,
si muovesse
e ti spingesse verso un'altra forma
e ti liberasse, una volta per tutte,
dalla tua pesante sofferenza...
Ma non basta, non ti muovi, resti lì
intrappolato in quella figura che non riconosci
e che non riesci a lasciare andare.
mercoledì 20 giugno 2012
La nostra condizione
Lentamente
s’affievolisce
il sorriso
della speranza
Mi volti
le spalle e
sono io
che t’ho deluso
anche se
non lo volevo
Impotenza
e frustrazione
Sia
maledetta questa nostra condizione
che
spegne l’animo
quando
osa illuminarsi
interrompe
lo slancio
nel
momento del salto
Ogni
volta spinge indietro e
costringe
a ricominciare
Ma il
nostro cordone
reciso
ormai da tempo
resta
saldo come allora
nello
spazio dell’amore
Pioggia
V’è
qualcosa d’immensamente triste nella pioggia
che all’animo
mio non passa inosservato.
Vorrei chiudere
gli occhi e null’altro vedere
se non l’azzurro
terso del cielo, oltre i cumuli grigi
volteggiando
felice.
Ma è
necessario restare.
Allora liberati,
anima mia!
Scorgi nell’acqua
la vita e
spezza le
catene del mio tormento.
mercoledì 16 maggio 2012
Visioni d'Africa
Mentre lui vigila
all'ombra di un albero
grosso e nodoso
lei s'acquatta dietro a un cespuglio
pronta a scattare.
Più in là, un altro beve
e spruzza d'acqua un piccolino.
Due si rotolano nel fango
che copre e rinfresca la pelle dura.
In alto, un'altra mangia
direttamente ai rami
dove qualcuno salta e
qualcuno semplicemente osserva.
Tutt'intorno nessun frastuono
e solo odore di terra.
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