domenica 22 aprile 2012

Mamma

Sei preziosa più d'ogni altra cosa
Sei la piccola roccia contro cui 
sempre s'infrangono le mie onde
in un moto continuo che
sempre a te ritorna
Il calore autentico
L'amore pieno
Le tue mani morbide e affusolate 
ad acquietarmi la fronte
Il tuo bacio premuroso
Da dentro al cuore mi parli
e mi offri riparo
Amo sentir la tua voce 
soprattutto se canta felice
anche se di rado
Mia prima e vera amica
Ricordo il mio cuore pieno
quando tornavi con la spesa
sempre una sorpresa per noi figlie
Sempre il sorriso per incoraggiarmi
ad ogni cosa
Il tuo ascolto garantito
per ogni mia parola
La tua presenza a tutte le ore
I miei passi mai solitari
ancora oggi li accompagni
anche se faccio io la spesa
anche se la tua fronte ora
pure cerca conforto
la tua mano cerca sostegno
La vita dura che t'ha tolto il compagno
di viaggio non ti scoraggi e ti veda
sempre roccia sempre pronta 
ad accoglier le mie onde
Alleata amica confidente
Sostenitrice senza riserve
Bizzarra armonia di sapori agrodolci
Ruvida e tenera come in pochi sappiamo
Mentre scrivo di te m'accorgo che
qui domina la parola "sempre" 
ed è questo che sei per me
Sei e resta il mio sempre 

domenica 15 aprile 2012

A Jessika


Ogni giorno abbraccio il tuo ricordo
e mi pervade la pace del tuo amore
incondizionato, dolce sorella a quattro zampe
I tuoi grandi occhi neri mi parlano
ora e allora
di gioco, gioia, fiducia,
di vita condivisa.
Quando la malattia aveva invaso il tuo corpo
ancora muovevi i tuoi passi dolorosi per venirmi incontro
ancora salivi le scale per non deludermi
io al centro del tuo mondo
tu al centro del mio cuore
gemma preziosa incastonata
nel suo tessuto
a renderlo più nobile.
Chiudo gli occhi e sento il profumo della tua pelliccia vellutata
e consolatoria:
mi bastava accostare il viso alla tua morbida fronte
per sentirmi al sicuro
come ti sentivi tu in braccio a me
quando eri piccola
accolta nel mio grembo finch’eri tanto grande
da non entrarci più.
Amica simpatica e vivace
di personalità briosa e spiccata
con quel bizzarro nome
con cui tutti ti chiamavano
chiedendo tue notizie senza mai chiamarti cane.
Vorrei potessi ancora portarmi la palla per giocare
vorrei vederti ancora, annusarti ancora
godere della tua immensa e rara bontà
ma non sei più qui con me e dovrò aspettare
altri prati per le nostre lunghe passeggiate.

sabato 14 aprile 2012

Collo di bottiglia


In una specie di sonno veglia
vedo decisioni attraversare la mente
ma solo di passaggio
per poi magari tornare e riandare
Vedo luoghi e persone
con la parvenza d’esserci davvero
e mi chiedo fino a che punto ci sono
Una vita imbottigliata
Vedo attraverso il vetro d’un colore opaco
e passo il tempo a sperare
d’uscire per distinguere finalmente
i colori
Ma il collo è stretto e in qualche modo
riesce sempre a ricacciarmi indietro
Asfissia soffocamento